LA CASA SUL FILO

suggerimenti per un percorso di educazione antiviolenta

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Jean Renoir, La grande illusione, Francia 1937
Film sulla guerra e le sue illusioni, attraverso la rappresentazione del gioco infantile di “bambini che fanno finta di”, che lo percorre tutto dalla prospettiva di un pacifismo dissacrante e coraggioso. È un film tutto al maschile, nel quale il grande gioco della guerra è mostrato in tutta la sua infantile assurdità e drammatica cecità.

 

Gillo Pontecorvo, La battaglia di Algeri, Italia /Algeria 1966
Algeri 1957: il sanguinoso scontro tra i parà francesi del colonnello Mathieu e i ribelli del Fronte di liberazione nazionale, asserragliati nella Casbah. In uno stile sobrio e documentaristico il film è una corale rievocazione della guerra di popolo degli algerini e della fine del regime coloniale.

 

Gillo Pontecorvo, Queimada, Italia 1969
La storia si svolge su un’isola immaginaria delle Antille dove, in una emblematica narrazione del colonialismo, Pontecorvo ricrea una società fatta di coloni, schiavi e rivoluzionari della ricca borghesia che lottano per l’indipendenza dal Portogallo. Dietro le dinamiche interne all’isola si nasconde un preciso progetto britannico di indebolire il governo portoghese fomentando la rivoluzione. Una imprescindibile riflessione politica sui conflitti contemporanei e sulle conseguenze dell’era coloniale.

 

François Truffaut, Adele H., una storia d’amore, Francia 1975
La storia di Adele Hugo, secondogenita del grande romanziere, e del suo amore, non ricambiato, per un ufficiale inglese. Dilaniata tra passione e coscienza Adele finirà per impazzire.

 

Michael Cimino, Il cacciatore, USA 1978
Tre amici operai nelle acciaierie della Pennsylvania, partono per il Vietnam, vengono catturati dai vietcong e torturati, ma riescono a fuggire: Michael pur a fatica si reintegra nel suo mondo, Steven si lascia sopravvivere in ospedale dopo aver perduto le gambe e aver scoperto che la moglie ha avuto un figlio da un altro uomo, Nick rimane a Saigon dove diventa un “professionista “ della roulette russa…

 

Robert Benton, Kramer contro Kramer, USA 1979
Primo film di grande successo sul conflitto di coppia. Giocato principalmente sulla contesa del figlio, mette in luce, pur nel quadro di decisa emancipazione femminile degli USA anni Settanta, gli stereotipi culturali che attribuiscono ancora alla madre il primato della cura.

 

François Truffaut, La signora della porta accanto, Francia 1981
Dieci anni prima Bernard e Mathilde si erano conosciuti, amati appassionatamente e separati violentemente. Il caso vuole che Mathilde venga ad abitare proprio di fianco a Bernard. Tra i due, ora entrambi sposati, rinasce un amore che antiche e nuove paure non riescono a sopire…

 

Kenneth Branagh, Molto rumore per nulla, Regno Unito 1993
Nella villa del ricco Leonato si intrecciano gli amori di due coppie di giovani: l’esuberante ma scontrosa Beatrice, che si accorge grazie a un intrigo amichevole del suo amore per l’altrettanto scontroso Benedick, e la dolce e giovane Hero, promessa sposa al passionale Claudio.

 

Max Färberböck, Aimée & Jaguar, Germania 1998
Basato sul documentario di Erica Fischer Love Story che racconta la storia d’amore tra Lilly Wust e Felice Schragenheim, Aimée & Jaguar è sicuramente uno dei film più intensi sulla storia della dittatura nazifascista in Germania. Attraverso la loro storia d’amore, le due donne vivono l’inasprirsi del razzismo del governo tedesco fino a doversi separare contro la loro volontà.

 

Mario Martone, Teatro di guerra, Italia 1998
Napoli 1994: il regista Leo prova I sette contro Tebe di Eschilo nei Quartieri Spagnoli, sperando di portare lo spettacolo di questa lotta fratricida a Sarajevo in segno di solidarietà; ma si scontra con l’indifferenza dei media, i giochi di potere delle compagnie più potenti, il proprio senso di sconfitta di fronte alla realtà.

 

Rob Epstein e Jeffrey Friedman, Paragraph 175, Svizzera 2000
Il documentario di Rob Epstein e Jeffrey Friedman è costituito da una serie di interviste a persone omosessuali sopravvissute all’orrore e agli orrori della Germania nazista. La voce narrante nella versione originale è quella dell’attore Rupert Everett. Alla voce di Everett si alternano le terribili e commoventi testimonianze di uomini gay e una donna lesbica che hanno visto le loro vite private di libertà e sottoposte a ogni tipo di ingiuria fisica ed emotiva. Una testimonianza cruda e forte di quello che significa fomentare anche il più piccolo focolaio di intolleranza all’interno della propria società.

 

Hayao Miyazaki, Il castello errante di Howl, Giappone 2004
Uno dei capolavori di animazione di Miyazaki. Sophie subisce una maledizione da parte di una strega che la trasforma in una anziana nonnina. Per nascondere il suo nuovo aspetto, Sophie decide di allontanarsi e durante il suo viaggio incontra Howl e il suo castello errante. Durante le tante avventure, tra demoni, maghe e streghe, Sophie scopre che Howl ha un particolare ruolo nello svolgimento della guerra che affligge il loro mondo: impedirla. Un film di animazione che fa riflettere sul tema dei conflitti, delle differenze e dell’identità.

 

Gregory Nava, Bordertown, USA 2006
Basato sulla reale catena di femminicidi di Ciudad Juárez, il film denuncia le violenze che subiscono i lavoratori, ma soprattutto le lavoratrici, delle fabbriche costruite dalle multinazionali statunitensi sul confine tra Messico e Stati Uniti. Durante il Festival di Berlino del 2007 l’attrice Jennifer Lopez ha ricevuto il riconoscimento Artist for Amnesty di Amnesty International come produttrice e attrice.

 

Guillermo del Toro, Il labirinto del fauno, Messico/Spagna 2006
Spagna 1944, il paese è sotto la dittatura di Franco che viene contrastata da alcuni ribelli che vivono nelle zone montuose. Qui il capitano Vidal, con sua moglie Carmen e la figlia di lei, Ofelia, è chiamato a tenere testa alla resistenza. Ofelia, in conflitto con il padre violento, si rifugia in una realtà parallela dove vive un fauno che la sottopone a diverse prove. Consolata solo dalla governante Mercedes, che lotta segretamente al fianco della resistenza, Ofelia vive un doppio violento conflitto: quello domestico e quello che coinvolge il suo patrigno e la sua amata Mercedes. Durante l’ultima prova, mentre gli scontri tra la resistenza e l’esercito si fanno sempre più duri, il fauno chiederà a Ofelia di compiere l’ultimo sacrificio per ricongiungersi al mondo parallelo a cui appartiene.

 

Nadine Labaki, E ora dove andiamo?, Francia/Libano/Egitto/Italia 2011
In un paese del Medioriente la piccola comunità è divisa tra musulmani e cattolici. Se gli uomini sono spesso pronti alla rissa tra opposte fazioni le donne sono invece solidali nel cercare di distoglierli dall’inclinazione di trasformare i pregiudizi in violenza. Non tralasciano alcun mezzo in questa loro missione, compreso far piangere sangue a una statua della Madonna o far arrivare in paese delle ballerine dell'Europa dell'Est…

 

Benedetta Argentieri, I am the revolution, Italia 2018
In mezzo alla guerra e al fondamentalismo, sono cresciute donne leader che comandano eserciti, organizzano la fuoriuscita delle altre donne dalla schiavitù, guidano forze politiche laiche e progressiste, andando villaggio per villaggio a sfidare i talebani nel cuore delle guerre che hanno dilaniato Afghanistan, Iraq e Siria. Questo documentario racconta la vita di queste donne e la loro pratica democratica in contesti assolutamente sfavorevoli.