LA CASA SUL FILO

suggerimenti per un percorso di educazione antiviolenta

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La bolla

Età Scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria inferiore, scuola secondaria superiore.

Premessa Il limite è, prima di ogni cosa, il riconoscimento del “fin dove possiamo arrivare”, dello spazio di cui sentiamo di avere bisogno per crescere, del confine attraverso il quale può cominciare il contatto con l’altro, con l’altra.

Svolgimento Tutti le partecipanti e i partecipanti sono sparsi per la stanza. Immaginiamo di gonfiare un palloncino finché diventa così grande da essere una bolla che ci può contenere. Dando l’esempio l’insegnante invita a esplorare lo spazio e la superficie interna alla bolla: quanto è larga, davanti a sé, dietro, sopra e anche sotto (finisce dove c’è il pavimento, oppure continua anche oltre?), quali sono le sue caratteristiche (è dura o morbida, calda o fredda, qual è il suo colore...)… Poi si invita a verificare come ci si sente dentro la bolla, se ci si sta comodi, a proprio agio, oppure strette, stretti, troppo strette, troppo stretti, o ancora troppo larghe, troppo larghi, sperdute, sperduti... Gradualmente si propone di verificare quali movimenti è possibile fare all’interno della bolla e a muoversi insieme a essa. I partecipanti si muovono nella stanza all’interno delle loro bolle facendo attenzione a non “scontrarsi” con le bolle dei compagni e delle compagne. Dopo aver perlustrato la stanza, le partecipanti e i partecipanti sono guidati a cercare un punto dove vogliono fermarsi (piccoli e piccole tendono generalmente ad aggregarsi: si può invitare a cercare il proprio posto distanziandosi). Poi si distribuiscono dei gessetti con i quali si chiede di disegnare il perimetro della propria bolla. Infine, uno, una alla volta si invitano le partecipanti e i partecipanti a uscire dalla propria bolla per “visitare” lo spazio libero e (previo permesso accordato) le bolle dei compagni e delle compagne. Segue la richiesta di rappresentarsi (mediante disegno o narrazione) durante il gioco. La richiesta può essere accompagnata dall’esplicitazione di alcune domande guida (sopratutto per bambine e bambini più piccoli): La mia bolla è... Dentro la mia bolla mi sento... La bolla degli altri, delle altre è... Dentro la bolla degli altri, delle altre mi sento...

Obiettivo Offrire un’occasione di percezione e di “esercizio” del proprio “spazio vitale”. Stimolare la percezione degli “spazi vitali” altrui.

Fonte Paolo Ballarin (Gruppo di ricerca Progetto Alla scoperta della differenza).