LA CASA SUL FILO

suggerimenti per un percorso di educazione antiviolenta

BACK

HOME

Federico Fellini, La strada, Italia 1954
Zampanò è un rozzo girovago che si produce in numeri di forza. Al suo seguito, trattata malamente, è la mite Gelsomina. Quando Zampanò uccide il Matto, un funambolo che aveva fatto conoscere a Gelsomina la gentilezza e l’umorismo, la ragazza, sconvolta e malata, viene da questi abbandonata...

 

Vittorio De Sica, La ciociara, Italia/Francia 1960
1943: la giovane vedova Cesira e la figlia Rosetta si rifugiano in un paese della Ciociaria per sfuggire ai bombardamenti alleati. Di ritorno verso Roma, sono aggredite e violentate da un gruppo di soldati marocchini aggregati all’esercito americano.

 

Ingmar Bergman, La fontana della vergine, Svezia 1960
Nella Svezia del Medioevo, tre pastori violentano e uccidono una ragazza per poi cercare ospitalità dai genitori di lei i quali, scoperto l’accaduto, li uccidono. E per miracolo una fonte sgorgherà dove giace il corpo della fanciulla.

 

Robert Bresson, Mouchette - Tutta la vita in una notte, Francia 1967
Mouchette, una quattordicenne povera e maltrattata dal padre, viene violentata da un bracconiere. Morta la madre e vittima di pettegolezzi, si lascia cadere nel fiume.

 

Ken Loach, Family Life, Regno Unito 1971
Una ragazza della piccola borghesia, con una madre autoritaria che l’ha costretta ad abortire e un padre debole, si rifugia nella schizofrenia ed è curata con l’elettroshock.

 

Wim Wenders, La lettera scarlatta, Germania/Spagna 1973
Salem, 1642. Hester Prynne viene mostrata al popolo di Salem, sul patibolo. È il risultato del processo che è stato intentato contro di lei per adulterio. Hester, infatti, ha dato alla luce una bambina, Pearl, nonostante il marito sia assente da anni dalla città. Oltre al pubblico ludibrio, Hester deve sottostare a un’altra pena per la sua colpa: deve portare sul petto una A scarlatta.

 

Martin Scorsese, Taxi Driver, Usa 1976
Travis Bickle, un tassista newyorkese che ha fatto la guerra in Vietnam, decide di ripulire a modo suo la città: si renderà autore di una carneficina, ma i giornali ne faranno un eroe.

 

Ingmar Bergman, Fanny e Alexander, Svezia 1982
Svezia, primi del Novecento. Emilie rimane vedova del marito e si risposa con il severo vescovo Vergérus, nella casa del quale si trasferisce con i due figli Fanny e Alexander. Per i bambini comincia un periodo di vessazioni che inducono la madre a chiedere un divorzio che le viene rifiutato. Chiamata in soccorso, la nonna Helena, con la complicità di un vecchio amico, organizzerà la fuga dei due bambini e saprà dare loro la protezione e l’affetto che cercano prima del fortunoso ricongiungimento con la madre.

 

Liliana Cavani, Oltre la porta, Italia 1982
Un uomo ha ucciso la moglie e, anche dal carcere, prosegue nei suoi incestuosi rapporti con la figliastra. La madre della donna uccisa non esce più dalla propria stanza, in cui ha deciso di chiudersi a covare la propria rabbia per il genero, e proteggere la nipote.

 

Francesco Rosi, Carmen, Italia/Francia 1984
La passione fatale del brigadiere don José per la sensuale sigaraia Carmen: quando diserta per raggiungerla sulle montagne, lei lo tradisce con il torero Escamillo e don José la uccide davanti all’arena di Siviglia dove Escamillo sta esibendosi come toreador.

 

Steven Spielberg, Il colore viola, USA 1985
Nell’America degli anni Venti, il dramma della nera Celie, violentata dal padre, venduta come moglie-schiava e infine riscattata dall’amore di una donna.

 

Jonathan Kaplan, Sotto accusa, Usa 1988
Violentata in un bar sotto gli occhi di numerosi testimoni, una ragazza riesce a trovare il coraggio di sporgere denuncia e di portare in tribunale, con l’aiuto della sua avvocata, non solo i violentatori ma anche i testimoni consenzienti.

 

Claude Chabrol, L’inferno, Francia 1993
Paul si chiede come sua moglie Nelly occupi i pomeriggi: la pedina, ma non riesce ad avere prove concrete del suo tradimento. In un crescendo di folle gelosia arriverà a chiudersi con lei in camera da letto, ormai incapace di distinguere tra immaginazione e realtà. Per un pubblico adulto.

 

Tim Robbins, Dead man walking – Condannato a morte, USA 1995
Suor Helen Prejean, attivista sociale in un quartiere nero di New Orleans accetta di interessarsi al caso di Matthew Poncelet, un condannato a morte per stupro e omicidio che protesta la propria innocenza. Suor Helen riesce a costruire con Matthew una relazione carica di umanità e di condivisione che permette all’uomo di ammettere e comprendere quello che ha fatto e di pentirsi.

 

Sandrine Veysset, Ci sarà la neve a Natale?, Francia 1996
Nelle campagne della Francia meridionale, una madre si adopera per crescere i sette figli proteggendoli dall’aggressività paterna, finché questi non cerca di violare la figlia maggiore. Frustrata, vinta e afflitta, questa non sa trovare via d’uscita e stanca per la fatica del suo lungo coraggio si propone di far cessare l’amarezza per tutta la famiglia, in un suicidio-omicidio collettivo, da lei agito di notte col gas. Ma la neve interviene a modificare il destino della famiglia…

 

Jane Campion, Ritratto di signora, USA 1996
Regno Unito, fine dell’Ottocento. Isabel Archer, giovane americana decisa e indipendente rifiuta per amore della libertà due vantaggiose proposte di matrimonio e divenuta ricca per un lascito dello zio finisce per sposarsi con Gilbert Osmond, un egocentrico snob alla ricerca di denaro che le viene presentato da un’amica un tempo amante dello stesso Osmond. Vivrà una vita di oppressione e di paura imprigionata nel mondo di inganni e di sottili violenze dell’uomo e della sua malvagia ex amante fino alla drammatica rivelazione dell’amore per il cugino che però è in punto di morte.

 

Roberto Faenza, Marianna Ucrìa, Italia/Francia/Portogallo 1997
Sicilia, prima metà del Settecento: muta dall’età di pochi anni, sposata a tredici al vecchio duca Pietro, con la maturità Marianna scoprirà da un istruttore francese il linguaggio dei segni e le idee prerivoluzionarie, da un servo la passione del corpo e da sola l’oltraggio che le ha fatto perdere la voce. Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Dacia Maraini.

 

Thomas Vinterberg, Festen - Festa in famiglia, Danimarca 1998
Durante il banchetto in onore del sessantesimo compleanno del padre, il figlio Christian si alza per denunciare gli abusi sessuali subiti da piccolo insieme alla sorella suicida. Il padre accusato delle violenze e la madre di complicità ascoltano indifferenti insieme ai loro ospiti le parole del figlio con il quale solidarizzano solo i servitori della famiglia.

 

Sofia Coppola, Il giardino delle vergini suicide, USA 1999
In qualche luogo dell’America suburbana degli anni Settanta vive la famiglia Lisbons: un padre inefficace, una madre sessuofoba e le loro cinque bellissime figlie per le quali l’adolescenza diviene il periodo di un allontanamento dal mondo che si tramuta presto in vera e propria reclusione. Mentre sulle ragazze vige il coprifuoco i ragazzi del paese cercano di afferrare quello che possono prima che sia troppo tardi…

 

Paul Thomas Anderson, Magnolia, USA 1999
Otto storie diverse e intrecciate rappresentano le molteplici e analoghe forme della violenza che dal sistema si ripercuote drammaticamente su padri, madri, figli e figlie, amanti, mariti, mogli, collaboratori, assistenti e “comparse”… Tragedie quotidiane ma anche (sur)realistica fiducia nella possibilità di cambiare.

 

Jeffrey Jeturian, Larger than life, Filippine 2000
Una madre e una figlia, dopo aver subito violenze incestuose, cadono facili vittime di due sedicenti registi che, con la scusa di realizzare un video sulla vita delle due donne e quindi di aiutarle a elaborare la propria rabbia, desiderano, al contrario, approfittare a buon mercato della loro vulnerabilità per confezionare un film pornografico. Madre e figlia vivranno quindi una doppia violenza, fisica e psicologica.

 

Marise Systach, Perfume de violetas, Messico 2001
Storia vera di Yessica e Miriam, ragazze di Città del Messico, legate da una forte amicizia, nata sui banchi di scuola. Il loro legame di amiche è denso di scambi e condivisioni, dai gusti ai pensieri, dai cosmetici agli appunti. La loro unione, rifugio dalle malversazioni maschili di fratellastri e compagni, viene sconvolta dal violento gesto di due sbandati che rapiscono Jessica. L’amicizia e la vita delle due ragazze ne sarà tragicamente segnata.

 

Peter Mullan, Magdalene, Irlanda 2002
Irlanda 1964. Le ragazze colpevoli di aver avuto rapporti sessuali prima del matrimonio venivano mandate dalle proprie famiglie in istituti religiosi chiamati le Magdalene in cui erano costrette, per “espiare la colpa” a lavare biancheria per il resto della loro vita, umiliate, maltrattate e senza possibilità di futuro. Una giovane ragazza, dal temperamento impetuoso e indipendente, saprà, nonostante le vessazioni e le violenze e “grazie” alla propria rabbia, vincere la paura e conquistarsi la libertà.

 

Icíar Bollaín, Ti do i miei occhi, Spagna 2003
Dopo l'ennesima violenza subita dal marito Antonio, Pilar decide di trasferirsi momentaneamente presso la sorella portando con sé suo figlio Juan. Antonio però non si dà pace e cerca in tutti i modi di farsi perdonare dalla moglie anche frequentando un centro per uomini autori di violenza. Dopo aver notato un apparente cambiamento, Pilar decide di tornare a vivere con lui, ma si troverà ad affrontare altre terribili violenze.

 

Nina Kusturica, Via di fuga, Austria 2003
Tre storie ruotano intorno alla possibilità, alla ricerca e al bisogno di una via di fuga (“auswege”). Ma per fuggire e cambiare, alle tre protagoniste del film, Claudia, Margit e Sladjana, serve trovare coraggio. La loro vita le vede invischiate in vicende di ordinaria violenza domestica: alle umiliazioni e alle violenze, ora psicologiche, ora fisiche, le reazioni delle tre donne sono di ritegno e vergogna, nel disperato tentativo di mantenere una patina di normalità che le illude di proteggere la serenità dei figli.

 

Lisa Cholodenko, Cavedwelle, USA 2004
Un evento traumatico costringe una musicista a far ritorno al paese di famiglia. Lì si ricongiungerà alla sorella abbandonata molti anni prima, ma dovrà anche confrontarsi con la paura di un ex marito violento dai cui abusi si era separata anni prima.

 

Cristina Comencini, La bestia nel cuore, Italia/Francia/Spagna/Regno Unito 2005
Sabina, doppiatrice cinematografica, è sposata con Franco, attore in cerca di ruoli migliori. Quando scopre di aspettare un figlio, anziché informare il marito, preferisce trascorrere il Natale negli Stati Uniti, ospite del fratello. Ha bisogno di tempo per riflettere sul suo passato, sulle rigide abitudini borghesi della sua famiglia. Il fratello la aiuterà a far luce sul passato e a scoprire la ragione terribile del peso che Sabina si porta dentro.

 

Jamila Zbanic, Il segreto di Esma, Bosnia Erzegovina 2006
Sarajevo, anno 2006. Le ferite della lunga guerra jugoslava sono ancora tangibili nel tessuto urbano e nell'animo delle persone. Esma, bosniaca, lavora come cameriera in un fumoso club e vive con l'adolescente, irrequieta, adorata e irrispettosa figlia Sara. Chi sia il padre di Sara è l'angoscioso segreto di Esma. Quando alla fine la donna riuscirà a rivelarlo alla figlia sul volto di entrambe sboccerà una nuova serenità e una complicità d'amore totale.

 

Denis Villeneuve, La donna che canta, Canada 2010
Alla lettura del testamento della madre Nawal, due gemelli canadesi, Jeanne e Simon, scoprono di avere un fratello e un padre ignoti a Beirut. Jeanne decide di partire subito per Daresh, dove copre che Nawal entrata in contatto con un gruppo di combattenti libanesi, è la responsabile dell’omicidio di un leader politico cristiano per il quale viene incarcerata e tortura per quindici anni. Le ricerche della figlia procedono di pari passo con uno sguardo al tragico percorso della madre, entrambi diretti verso la verità sui parenti sconosciuti.

 

Charles-Olivier Michaud, Anna, Canada/Thailandia 2015
Anna, fotoreporter del magazine "Offense", vuole denunciare il traffico di giovani donne in Asia. Sequestrata a suo turno da un gruppo di gangster di Bangkok, che non gradiscono intrusioni nei loro affari, subisce il trattamento brutale di cui è stata testimone. Uscita miracolosamente viva dall'esperienza ma segnata per sempre nel corpo e nell'anima, è rimpatriata e ricoverata all'ospedale di Montreal, dove comincia una lenta ricostruzione personale e professionale che la porterà a cercare prima giustizia e poi vendetta.

 

Deniz Gamze Ergüven, Mustang, Turchia/Francia/Germania/Qatar 2015
Per Sonay, Selma, Ece, Nur e Lale sarà una lunga estate, scandita dall'arrivo delle inferriate alle finestre, delle porte chiuse a chiave, dalle lezioni forzate di economia domestica: imparare a cucinare i piatti tipici turchi, a cucire cuscini, a fare il bucato; una vera e propria educazione alla moglie ideale tanto che entro la fine dell'estate le due sorelle più grandi verranno date in spose in matrimoni combinati.

 

Anne Fontaine, Agnus Dei, Francia/Polonia 2016
Polonia 1945. Mathilde Beaulieu è una giovane dottoressa francese della Croce Rossa. Quando una suora polacca, cerca il suo aiuto, Mathilde la segue nel convento di benedettine, dove scopre che molte di loro, violentate dai soldati russi, sono rimaste incinte e sono sul punto di partorire. Tenuta al segreto professionale, cui si aggiunge quello imposto dalla madre superiora e dalla situazione, Mathilde fa visita al convento di notte, esponendosi a non pochi rischi, e supera gradualmente la paura e la diffidenza delle monache, arrivando a stabilire con una di loro, Suor Maria, uno scambio profondo.

 

Ivano De Matteo, La vita possibile, Italia 2016
Il film si apre con una scena di violenza assistita: Valerio guarda terrorrizato il padre che urla e picchia la madre. Per proteggere il figlio Anna trova il coraggio di scappare e si rifugia da un’amica. La volontà di ricominciare una nuova vita ripartendo dall’amicizia tra donne è il vero tema del film.

 

Xavier Legrande, L’affido. Una storia di violenza, Francia 2017
Miriam e Antoine si sono separati malamente. Davanti al giudice discutono l'affidamento di Julien, il figlio undicenne deciso a restare con la madre. Ma Antoine, aggressivo e complessato, vuole partecipare alla vita del ragazzo. Ad ogni costo. Il desiderio, accordato dal giudice, diventa fonte di ansia per Julien, costretto a passare i fine settimana col genitore. Genitore che contesta col silenzio e combatte con determinazione. Julien vorrebbe soltanto proteggere la madre dalla violenza fisica e psicologia dell'ex marito. Invano, perché l'ossessione di Antoine è più forte di tutto e volge in furia cieca.

 

Claudio Casazza, Un altro me, Italia 2017
Un documentario che raccoglie una serie di conversazioni tra alcuni psicologi e un gruppo di detenuti del carcere di Bollate, vicino a Milano, condannati per reati sessuali. Le ragioni che li hanno spinti a compierli sono le più varie: una particolare aggressività, indifferenza verso la vittima e soprattutto ignoranza. Alla base di tutto c’è l’incapacità di limitare i propri impulsi sessuali e di comprendere e rispettare la volontà delle donne

 

Iram Haq, Cosa dirà la gente, Norvegia/Germania/Svezia 2017
Nisha vive a Oslo, ha sedici anni e una doppia vita: in famiglia è una perfetta figlia di pachistani, mentre fuori casa è una normale ragazza norvegese. Quando però il padre la sorprende in casa di notte in compagnia del suo ragazzo verrà portata in Pakistan, contro la sua volontà. Il film racconta quello che c’è dietro le storie di molte ragazze vittime di matrimoni forzati.

 

Nora Twomey, I racconti di Parvana, Canada/Irlanda 2017
Film di animazione ambientato in Afghanistan negli anni del potere talebano. Dopo l’arresto del padre, Parvana è costretta a fingersi un ragazzo per potere garantire la sopravvivenza della sua famiglia dove sono rimaste solo donne alle quali è impedito di fare qualsiasi cosa se non in presenza di un uomo. Parvana vive in questo modo il dolore dell’oppressione e della paura, ma anche, attraverso la curiosa svolta del suo destino, una strana libertà e la gratificazione di poter utilizzare la propria intelligenza.

 

Teona Strugar Mitevska, Dio è donna e si chiama Petrunya, Macedonia/Belgio/Slovenia/Croazia/Francia 2019
Per aver preso parte al rito del recupero della croce buttata nelle acque del fiume, Petrunya viene assalita da un’orda di uomini che rivendicano per se stessi il diritto “divino” di sacri pescatori, un tutt’uno con quello che le autorità religiose e civili garantiscono agli uomini per “natura”, “credo” e “legge” in una Macedonia non molto diversa da tanti luoghi del mondo. A causa del suo gesto, e perché si rifiuta di consegnare la croce, Petrunya viene ingiustamente trattenuta, per un giorno e una notte, al commissariato della piccola cittadina di Stip dove le gravi violenze psicologiche subite non la faranno tuttavia desistere da una resistenza tenace e coraggiosa al sistema patriarcale che vorrebbe dominarla e che infine è lei a demolire con un finale di sorprendente “superiorità”.