Identità e denaro
Età Scuola primaria (secondo ciclo), scuola secondaria inferiore.
Premessa La “paura del ladro che porta via tutto e senza i soldi io non sono più niente”, il timore che “se non imparo i soldi mi fregheranno sempre”, la costatazione che “tutti senza denaro sono persi e non sanno cosa fare” scandiscono molti dei racconti che bambine e bambini fanno di sé già in età precocissime a dimostrare l’incidenza fortissima del denaro nei processi di definizione di sé e di costruzione dell’identità.
Svolgimento L’insegnante propone alla classe una serie di domande le risposte alle quali diverranno occasione di una discussione comune:
Chi guadagna nella tua famiglia?
Chi della tua famiglia decide cosa fare con i soldi guadagnati?
Cosa fa la mamma con i soldi?
Cosa fa il babbo con i soldi?
E tu hai dei soldi tuoi?
Come te li sei procurati?
Cosa fai con i tuoi soldi?
Cosa vorresti fare?
A che cosa servono, secondo te, i soldi?
Chi e perché ha inventato, secondo te, i soldi?
Le due ultime domande introducono evidentemente un ordine di riflessione “secondo” rispetto alle prime domande su guadagno e gestione del denaro in famiglia. L’insegnante può anche avviare il confronto a partire da queste ultime, le risposte alle quali tuttavia potranno portare la riflessione in una direzione più “ontologica”. Quanto emerso dalla discussione potrà essere organizzato in cartelloni o un libro riassuntivo.
Obiettivo Avviare lo sviluppo di una coscienza economica. Sollecitare la riflessione sulle connessioni tra generi e denaro.
Fonte Letizia Lambertini (Gruppo di ricerca Progetto Alla scoperta della differenza).
Fare-essere: l’esercizio delle capacità
Età Scuola secondaria superiore.
Premessa "L’idea di capacità – scrive Martha Nussbaum – si sviluppa da una domanda molto semplice: che cosa sono in grado di fare e di essere le persone e quali sono le reali opportunità a loro disposizione?". Quali sono le nostre reali capacità in una situazione data? Siamo in grado di riconoscerle e di esercitarle? Quale potere siamo in grado di riconoscerci e di esprimere? Come cambia la situazione se ci riconosciamo capacità e se cominciamo a esercitarle? Se lo facciamo individualmente? Se lo facciamo socialmente? Se lo facciamo politicamente?
Svolgimento La conduttrice (o il conduttore) prepara una serie di mazzetti di carte tante quanti sono i componenti di alcune famiglie tipo. Su ogni carta oltre alla/al componente è descritta brevemente la sua condizione. Si tratta in tutti i casi di situazioni di povertà o di fragilità economica o di violenza economica agita/subita. L’obiettivo è quello di ideare soluzioni per trasformare la situazione.
Es. 1
MADRE lavora a tempo pieno in un supermercato
PADRE non può più lavorare a causa di un grave infortunio sul lavoro
FIGLIA frequenta l’ultimo anno di scuola superiore
FIGLIA ha finito la scuola superiore da un anno e sta cercando lavoro
PADRE del PADRE vuole gestire e dirigere l’economia della casa
Es.2
MADRE non ha mai lavorato
PADRE muratore gestisce una piccola impresa di ristrutturazione
FIGLIO sta studiando ingegneria
FIGLIA frequenta l’ultimo anno di scuola superiore
GENITORI della MADRE vivono dei soldi che la famiglia invia al paese di origine
Es. 3
MADRE ha due gemelli di tre anni, lavora presso una famiglia come assistente familiare, nel week end lavora presso una gelateria
EX COMPAGNO DELLA MADRE è disoccupato e alcolista vive in un altro paese
SERVIZI SOCIALI hanno seguito la
VICINA DI CASA è disponibile ad aiutare la madre
EDUCATRICE può supportare la madre nei compiti di cura
Le/i partecipanti vengono suddivisi in gruppi di 5 persone ciascuno. Ogni componente del gruppo prende una parte e la interpreta seguendo il copione dato, al quale può aggiungere ulteriori dettagli. In una seconda fase ogni componente condivide con il gruppo qualcosa che può fare per modificare il copione e trasformare la situazione. Alla rappresentazione può essere aggiunta la consegna, da parte della conduttrice (o del conduttore) di alcuni elementi generali (l’opportunità di partecipare a una domanda di finanziamento per progetti di sviluppo familiare, l’opportunità di partecipare a una formazione professionale altamente specializzante, l’opportunità di ottenere l’assegnazione di un orto sociale, l’opportunità di ospitare in casa una/un ragazza/o alla pari…). Alla fine in una discussione a grande gruppo una/un rappresentante per ogni situazione racconta il lavoro fatto.
Obiettivo Rafforzare la percezione delle proprie capacità, esercitare l’idea di utilizzarle, esplorare le opportunità reali e possibili del nostro contesto, provare la percezione individuale nella relazione con le percezioni di altre/i.