LA CASA SUL FILO

suggerimenti per un percorso di educazione antiviolenta

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André Versini, Appuntamento per uccidere, Francia 1962
Per risolvere una secolare faida, due famiglie corse si sfidano a duello: tre giovani fratelli Fabiani contro tre Colonna. Il film, fino all’epilogo tragico verso cui tende sin dall’inizio, è la rappresentazione della violenta cultura patriarcale e della sua inesorabile capacità distruttiva di ogni ragionevole economia delle relazioni umane.

 

Francis Ford Coppola, Il padrino, USA 1972
Mike Corleone, eroe di guerra estraneo all’attività criminale della famiglia, dopo l’attentato al padre don Vito, viene coinvolto negli affari del clan e affianca i fratelli Sonny e Fredo fino a diventare l’erede del Padrino e gestire il sanguinoso regolamento di conti che prelude a una nuova gestione del clan mafioso.

 

Ermanno Olmi, L’albero degli zoccoli, Italia 1978
In una cascina del bergamasco dall’autunno del 1897 fino alla primavera seguente, la vita, gli amori e soprattutto il lavoro di quattro famiglie contadine impiegate nei campi per conto del proprietario.

 

Pietro Germi, Divorzio all’italiana, Italia 1961
Il barone Fefè Cefalù, innamorato della giovane cugina spinge la moglie tra le braccia di un vecchio spasimante. Così potrà ucciderla e scontare una pena simbolica invocando il “delitto d’onore”.

 

Zhang Yimou, Lanterne rosse, Hong Kong 1991
Ogni sera le quattro mogli di Chen aspettano di sapere davanti a quale camera il marito ha deciso di far accendere le lanterne rosse, e scoprire così con chi passerà la notte. Il film racconta la storia di una Cina immutabile e della scoperta da parte dell’ultima arrivata - una ventenne data in sposa dalla famiglia per sfuggire la povertà - di quanto peso abbiano ancora la tradizione e le “leggi della casa”, capaci di vincere su tutto, anche sulla vita.

 

Alfonso Arau, Come l’acqua per il cioccolato, Messico 1992
La giovane Tita ha la sventura di essere la più giovane tra le figlie della signora Elena. Per un'usanza patriarcale la ragazza non ha il diritto di sposarsi perché deve accudire la madre fino alla morte. Pedro, il suo amore, si sposa con la sorella per poter vivere vicino a lei. A Tita non resta che cucinare…

 

Hanna Elias, La raccolta delle olive, Israele 2003
Mazen esce di prigione dopo quindici anni di detenzione per aver incendiato uno stabilimento israeliano; suo fratello, Taher, è un ufficiale dell’autorità palestinese. Sono entrambi innamorati della stessa donna, Raeda, e Taher si è trattenuto dallo sposare la ragazza perché, per tradizione, il fratello maggiore deve sposarsi per primo. I due fratelli diventano estranei, subito dopo essersi ritrovati.

 

Debra Granik, Un gelido inverno, USA 2010
In un sistema maschilista dove ogni donna è l’ombra di un uomo, la giovane Ree vaga alla ricerca del padre per scongiurare il sequestro della casa dove vive con un fratellino, una sorellina e una madre malata. Suo padre l’ha impegnata in cambio della libertà provvisoria e poi è scomparso. Se non si presenterà al processo la casa sarà perduta. Ree affronta con coraggio e lucidità un sistema omertoso di povertà materiale e culturale dal quale non si lascerà intimidire.

 

Rama Burshtein, La sposa promessa, Israele 2012
Shira ha diciotto anni, è figlia di un rabbino della comunità ortodossa di Tel Aviv e sorella minore di Esther, che aspetta un figlio dal marito Yochai. L'interesse di Shira si rivolge per la prima volta verso un coetaneo, che la famiglia le ha proposto come possibile fidanzato, ma la morte di Esther per parto allontana ogni decisione. Solo con il neonato, di cui si occupano con amore Shira e la sua famiglia, Yochay viene invitato a risposarsi presto e Shira viene individuata dalla famiglia come sposa ideale.

 

Martin Butler e Bentley Dean, Tanna, Australia/Vanuatu 2015
Wawa e Dain appartengono alla stessa tribù Vanuatu e si vogliono bene, ma lei è stata promessa in sposa a un altro uomo per mettere fine a una sanguinosa contesa con una tribù rivale. È giusto che Wawa e Dain coronino il loro sogno d’amore mettendo in pericolo la vita della loro tribù?

 

Iram Haq, Cosa dirà la gente, Norvegia 2017
Il senso dell’onore di una famiglia di origine pakistana che vive in Norvegia esige un prezzo altissimo da Nisha, colpevole di comportarsi come le sue coetanee norvegesi.


Benedikt Erlingsso, La donna elettrica, Islanda/Francia/Ucraina 2018
Halla è una donna di circa cinquant'anni che dirige un piccolo coro nella verde ed educata Islanda. La sua esistenza insospettabile nasconde un segreto: Halla è infatti anche l'ecoterrorista a cui il governo e la stampa danno la caccia da mesi, per i ripetuti sabotaggi che ha compiuto contro le multinazionali siderurgiche che stanno attentando alla sua splendida terra.

 

Meryem Benm’Barek, Sofia, Francia/Qatar/Belgio 2018
Sofia è figlia di una famiglia benestante, ma non ha le qualità della madre, della zia e della cugina, donne disinvolte e prestigiose. Non ha un lavoro o un'idea di cosa fare nella vita. La bambina di cui è incinta all’insaputa di tutta la famiglia è la sua rivincita e al tempo stesso la sua vergogna; il segno della sua estraneità al mondo familiare e sociale di cui fa parte, ma anche l’occasione per dare una svolta alla sua vita. Tutto rigorosamente incorniciato dai vincoli degradanti di una cultura violentemente patriarcale.

 

Arantxa Echevarria, Carmen y Lola, Spagna 2018
Lola, una ragazza rom che vive nella periferia di Madrid, ha un sogno: diventare un’insegnante e fuggire via da quella che considera una prigione. Lola è diversa, non vuole sposarsi, non vuole essere la donna che si occupa della casa e dei figli, le piace conoscere, studiare e spera di emanciparsi da quella vita. Carmen invece sta per fidanzarsi, rom anche lei, non ha molte aspettative per il suo futuro finché l’incontro con Lola non le cambierà per sempre la vita. In un crescendo sempre più drammatico, le due ragazze dovranno affrontare il rifiuto delle rispettive famiglie che non vogliono accettarne la diversità, mentre solo l’amica Paqui, una sorta di luce in mezzo alla chiusura e all’oscurantismo, permette loro di trovare una via di fuga.

 

Yorgos Lanthimos, La favorita, Grecia 2018
Inghilterra, diciottesimo secolo. Attorno alla regina Anna, creatura fragile e facile alle lusinghe, si muovono due donne alla contesa del potere della favorita, lady Sarah e Abigail Masham. La condizione femminile è rappresentata come un percorso a ostacoli all'interno di un mondo patriarcale che lascia alle donne pochissimi spazi di manovra, e ancor minori difese. L'unica donna che conta, in questo contesto, è la regina, ma questo non la sottrae alle logiche del potere maschile, che si esprime al grado zero con l'ennesima guerra. Anna è una bambina mai cresciuta (e impossibilitata a veder crescere i suoi numerosi figli) capace di improvvise gentilezze e di altrettanto imprevedibile ferocia. Una creatura sola e malata al crocevia degli interessi degli altri, mascherati da ossequio o da affetto.

 

Jafar Panahi, Tre volti, Iran 2018
Una celebre attrice iraniana riceve il video di una ragazza che implora il suo aiuto per fuggire un destino che non è il suo. Marziyeh sogna di fare l'attrice ad ogni costo, anche a quello di suicidarsi. Allevata in un villaggio di montagna e nel rispetto delle tradizioni, la ragazza è allieva del conservatorio a Teheran, ma un fratello autoritario e aggressivo la costringe a una vita rispettosa delle regole. Almeno fino a quando l'attrice prediletta non si mette in viaggio per raggiungerla e stabilire la verità sulla natura reale o simulata del suo suicidio.

 

Karim Aïnouz, La vita invisibile di Euridice Gusmao, Brasile 2019
Cosa accade se fai l’errore di sposare un uomo che non ti ama e, una volta separata, tuo padre ti impedisce di tornare a casa con il bambino che hai riportato con te? Guida sconta sulla sua pelle il peso di questa risposta, finendo per fare ogni giorno i conti con la miseria e un figlio da crescere da sola. Sua sorella Euridice, invece, si adatta, non senza timidi tentativi di ribellione, a quello che padre e marito le impongono, senza mai smettere però di cercare l’amata Guida rinnegata dalla famiglia e quindi drammaticamente scomparsa a ogni possibilità di riunione e forse di riscatto.