LA CASA SUL FILO

suggerimenti per un percorso di educazione antiviolenta

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Mike Nichols, Il laureato, USA 1967
Il neolaureato Benjamin torna a casa dal college. Insoddisfatto e alla ricerca di emozioni significative viene irretito da una ricca amica di famiglia. Ma conosciuta la figlia di questa se ne innamora e nonostante i ricatti della madre riesce a chiudere la relazione con lei e a trovare il coraggio di sottrarre la giovane figlia al matrimonio proprio nel momento in cui sta per celebrarlo.

 

François Truffaut, Il ragazzo selvaggio, Francia 1970
1793: all’istituto sordomuti di Parigi arriva un “ragazzo selvaggio”, ritrovato allo stato primitivo nella foresta dell’Amazzonia. Contro il parere dei colleghi il dottor Itard lo porta a casa sua e con l’aiuto della governante cerca di educarlo al linguaggio.

 

Rob Reiner, Stand by me - Ricordo di un’estate, USA 1973
Quattro ragazzini si avventurano nel bosco di Castle Rock, monotono paesino dell’Oregon, per ritrovare il corpo di un ragazzo scomparso. Tratto dal racconto The body di Stephen King è il racconto di un viaggio iniziatico alla scoperta della morte e delle proprie paure.

 

Woody Allen, Hannah e le sue sorelle, USA 1986
Da un giorno del Ringraziamento a un altro, due anni nella vita di tre sorelle: Hannah ha rinunciato al teatro per occuparsi della famiglia, Lee fa la bohemienne accanto a un pittore molto più maturo di lei; Holly si dedica alle attività più bizzarre.

 

James Ivory, Camera con vista, Regno Unito 1985
Primi del Novecento: Lucy Honeychurch, una beneducata ma irrequieta ragazza inglese conosce durante un viaggio a Firenze in compagnia della cugina Charlotte un giovane conterraneo stravagante e passionale che turba il suo placido mondo e per il quale, al ritorno in patria, spodesterà dal suo cuore il frigido intellettuale futuro sposo.

 

Coline Serreau, Romuald e Juliette, Francia 1989
Madre di cinque figli avuti da cinque diverse relazioni, Juliette è una donna afro-francese il cui particolare intuito si direbbe sviluppato nella complessità relazionale e organizzativa che una vita come la sua impone. Impiegata come addetta alle pulizie in una grande fabbrica di yogurt salva il direttore Romuald da una congiura di palazzo e finisce, lei così disillusa dall’amore, per accogliere la sua inaspettata dichiarazione.

 

Jane Campion, Un angelo alla mia tavola, Nuova Zelanda/Australia/Regno Unito 1990
Jane, una ragazza introversa e solitaria, dopo otto anni di manicomio perché considerata schizofrenica, si salva dalla lobotomia solo grazie ad un premio letterario ottenuto con una sua pubblicazione. In seguito, attraverso viaggi ed esperienze varie, acquista maggiore fiducia in se stessa e nelle sue doti artistiche, trovando il coraggio di affrontare la vita anche negli aspetti più dolorosi.

 

Abbas Kiarostami, Sotto gli ulivi, Iran 1994
Un regista sta girando un film in una località iraniana da poco devastata dal terremoto. Un giovane muratore, coinvolto per una piccola parte, fatica a calarsi nel ruolo perché nella realtà è vanamente innamorato della ragazza che interpreta sua moglie. Ma la sua testardaggine avrà la meglio sia delle pretese del regista, sia della ritrosia della ragazza.

 

Marco Tullio Giordana, I cento passi, Italia 2000
La vera storia di Peppino Impastato, dall’infanzia trascorsa nel clan mafioso al quale la famiglia è affiliata, attraverso la presa di coscienza della corruzione e della violenza del mondo nel quale è immerso e al quale decide di opporsi, fino alla tragica morte a opera della mafia.

 

Pratibha Parmar, Alice Walker: beauty in truth, USA 2013
Il documentario di Pratibha Parmar racconta la vita della prima donna nera che vinse il premio Pulitzer con il suo famosissimo romanzo Il colore viola. Alice Walker è femminista e attivista per i diritti civili, oltre che affermata scrittrice. Nata nel 1944, trascorre l’infanzia nella Georgia delle piantagioni e delle scuole segregazioniste. Nonostante le difficoltà, Alice Walker dimostrerà un talento precoce, riuscirà a terminare gli studi e a cambiare radicalmente il suo destino.

 

Tomasz Wasilewski, Le donne e il desiderio, Svezia/Polonia 2016
Polonia 1990. I venti del cambiamento stanno soffiando con forza ed euforia e incertezza sul futuro sembrano dominare i pensieri delle persone. Quattro donne, apparentemente realizzate, decidono di attivarsi per prendere in mano le proprie vite. Agata è moglie e madre ma non è felice e cerca una via d'uscita nell'amore per un sacerdote. Renata è un'insegnante ormai sul punto di andare in pensione che è attratta da Marzena, una giovane vicina di casa che ha il marito che lavora in Germania. La sorella maggiore di Marzena è la dirigente della scuola in cui insegna Renata e ha una relazione con un medico, padre di un suo studente.

 

Dominc Savage, The escape, Regno Unito 2017
Il ritratto di Tara - dilaniata tra responsabilità materne, oneri coniugali, impegni domestici e voglia di libertà - è rappresentato con i toni del dramma esistenziale di una donna che, oltre la dimensione di madre e di moglie, aspira alla realizzazione sociale e professionale.

 

Andrea Segre, Ibi, Italia 2017
Ibi nasce in Benin nel 1960. Nel 2000, in seguito a seri problemi economici, sceglie di affrontare un grande rischio per cercare di dare ai suoi tre figli un futuro migliore. Li lascia con la madre e accetta di trasportare della droga dalla Nigeria all’Italia. Ma viene catturata in Italia e passa in carcere tre anni. Una volta uscita decide di rimanere in Italia senza vedere i figli e la madre per oltre quindici anni.  Così per far capire loro la sua nuova vita decide di iniziare a filmarsi. Racconta se stessa, la sua casa a Castel Volturno dove vive con un nuovo compagno, Salami, e l’Italia dove cerca di  ritrovare dignità e speranza.

 

Marta Bergman, Sola al mio matrimonio, Belgio 2018
Pamela, giovane ragazza rumena vive con la nonna e la figlia in un paese alle porte di Bucarest. Senza lavoro e senza prospettive, ha un solo obiettivo: incontrare uno straniero online e sposarlo. Grazie a un’agenzia matrimoniale conosce così Bruno, e senza dire nulla alla nonna fugge da lui in Belgio nella speranza poi di tornare a prendere la figlia. Per Pamela la vita in Belgio non è però facile: senza conoscere la lingua, senza una vera intesa con Bruno, senza la sua bambina le giornate passano vuote e infinite.