LA CASA SUL FILO

suggerimenti per un percorso di educazione antiviolenta

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Charlie Chaplin, Tempi moderni, USA 1936
Impazzito per i forsennati ritmi di lavoro alla catena di montaggio, Charlot finisce in ospedale e quando ne esce non ha più lavoro. Durante una manifestazione di protesta viene scambiato per sovversivo e arrestato dalla polizia, poi trova lavoro come cameriere in un ristorante dove canta la sua ragazza ma deve ancora fuggire e i due si ritrovano all’alba lungo una strada…


Giuseppe De Santis, Riso amaro, Italia 1949
Dopo aver spinto Francesca a rubare una collana e a nascondersi tra le donne in partenza per la raccolta del riso, Walter corteggia la mondina che, a sua volta, si è impossessata del gioiello e con la quale spera di fare qualche altro colpo: la convince ad allagare le risaie per rubare il raccolto, ma il loro piano è destinato a concludersi tragicamente.

 

Elio Petri, La classe operaia va in paradiso, Italia 1971
Lulù Massa, operaio imbattibile nel cottimo, perde un dito e cambia atteggiamento nei confronti della fabbrica. Per avere sostenuto lo sciopero a oltranza Lulù è licenziato ma grazie ai sindacati di cui aveva criticato l’arrendevolezza politica, sarà riassunto e finirà di nuovo alla catena di montaggio.

 

Bruce Beresford, A spasso con Daisy, USA 1989
L’anziana Miss Daisy non vuole accettare l’inevitabile ingresso nella sua vita dell’autista Hoke assunto dal figlio per aiutarla. Il rifiuto, senza mai divenire accettazione, si tingerà di affettuosa condivisione dei difficili passaggi della senilità mostrando quanto è sottile la linea di demarcazione tra vita e lavoro.

 

Jerzy Skolmowski, Moonlighting, Inghilterrra 1982
Nel 1981 un gruppo di polacchi è a Londra per ristrutturare la casa di un compatriota che non vuole pagare salari sindacali: a Varsavia c’è il colpo di stato ma il capo-operaio, unico a parlare inglese, non dice niente a nessuno.

 

Istvan Szabo, Dolce Emma, cara Bobe, Ungheria 1991
A Budapest, dopo la caduta dell’impero sovietico, due insegnanti di russo sono costrette a imparare l’inglese per tutelare il loro posto di lavoro. Emma arrotonda lo stipendio prestando servizio come domestica in una ricca famiglia. Bobe coinvolta in un giro di droga e prostituzione viene arrestata. Tornata in libertà si suicida mentre l’amica finirà per fare la venditrice ambulante di giornali.

 

Aki Kaurismaki, Nuvole in viaggio, Finlandia 1996
Helsinki: Ilona, cameriera e suo marito Lauri, tranviere, perdono il lavoro. Il destino sembra accanirsi contro di loro finché aprono un ristorante che forse avrà successo.

 

Robert Guédiguian, Marius et Jeannette, Francia 1997
Nel quartiere operaio di L'Estaque, a Marsiglia, vive Jeannette, madre di due figli che ha appena perduto il lavoro di cassiera in un supermercato. La donna incontra Marius, solitario guardiano di un cementificio in demolizione.

 

Erick Zonca, La vita sognata degli angeli, Francia 1998
Isa è nomade, solare, attenta agli altri; Marie è introversa, aggressiva, fragile: s’incontrano in una fabbrica di Lille, diventano amiche vivono insieme alla giornata…

 

Laurent Cantet, Risorse umane, Francia 1999
Laureatosi in economia aziendale, il giovane Frank, viene inserito per uno stage nella fabbrica in cui il padre operaio lavora da trent’anni. La sua ingenuità e l’ambizione ideologica che gli deriva dall’“aver studiato” e dal poter conciliare gli interessi aziendali con i bisogni dei lavoratori, non gli fanno vedere a quale strategia risponda il suo ingresso in azienda. Convinto di poter svolgere un’oculata gestione della legge sulle trentacinque ore lavorative, scopre di essere oggetto di una strumentalizzazione volta, al contrario, ad attuare una drastica riduzione del personale. Il ragazzo prenderà, allora, posizione schierandosi dalla parte degli operai, del padre e dei sindacalisti.

 

Jean-Pierre e Luc Dardenne, Rosetta, Francia/Belgio 1999
Rosetta vive con la madre alcolizzata in una roulotte ai margini della città dal cui degrado cerca caparbiamente di riscattarsi attraverso la ricerca di un “lavoro vero”.

 

Francis Veber, L’apparenza inganna, Francia 2000
Il dipendente di una fabbrica di profilattici, sull’orlo del licenziamento, accetta, su suggerimento del vicino di casa, di fingersi gay pur di mantenere il posto di lavoro. È la divertente parodia del “valore della differenza” e un’intelligente modalità per mettere in scena gli ipocriti interessi della produzione.

 

Ken Loach, Bread and roses, Regno Unito/Germania/Spagna 2000
Due sorelle messicane, immigrate clandestine in America, lavorano in un’impresa di pulizie. Nella loro storia si intromette un anarchico impegnato nella difesa dei diritti sindacali che scuoterà profondamente la coscienza di una di loro.

 

Lars von Trier, Dancer in the dark, Danimarca 2000
Selma, operaia emigrata negli Stati Uniti, ormai alla soglia della cecità, nasconde il proprio difetto visivo per poter continuare a lavorare incessantemente allo scopo di raggiungere la cifra necessaria per un’operazione cui vuole che si sottoponga il figlio, colpito dalla stessa sua malattia agli occhi.

 

Steven Soderbergh, Erin Brockovich, USA 2000
Erin è madre di tre figli e si barcamena tra il menage familiare e la cronica mancanza di soldi. Trova lavoro come segretaria nello studio di un avvocato disilluso e perdente che riscatterà dal suo fare rinunciatario grazie alla caparbia e alla determinazione con la quale saprà, non solo a mantenere il posto, ma anche guidare la causa a una grossa compagnia americana responsabile, per inquinamento, della malattia e della morte di numerose persone.

 

Michaela Pavlatova, Sonata a due, Repubblica Ceca 2003
Due musicisti, Eva e il marito Peter, lasciano Praga per trasferirsi vicino al confine ungherese in un paese la cui anonima tranquillità permetterà a Peter di comporre in tutta serenità. Il trasferimento, però, comporta un sacrificio enorme per Eva, che deve rinunciare alla propria carriera e al proprio lavoro, e che per stare vicino al marito, impartisce lezioni private e si esibisce a feste e banchetti.

 

Francesca Comencini, Mi piace lavorare – Mobbing, Italia 2004
Anna, segretaria presso un’azienda da poco assorbita da una multinazionale, deve adattarsi a nuovi e continui cambiamenti lavorativi, subendo vessazioni e maltrattamenti. La sua vita precipita sempre più verso il fondo: oltre alla non facile situazione familiare, che la vede madre divorziata della piccola Morgana, deve far fronte a un progressivo e inesorabile tracollo professionale.

 

Julian Jarrold, Kinky boots – Decisamente diversi, Regno Unito/USA 2005
Dopo la morte del padre Charlie Price è costretto a occuparsi dell’azienda di famiglia, una fabbrica di classiche scarpe inglesi a Northampton che non naviga in buone acque. Charlie deve escogitare subito qualcosa per evitare il fallimento. L’idea gli viene assistendo allo spettacolo di Lola, una drag queen che si esibisce in un locale di Londra e che accetta di diventare la sua designer…

 

Steven Knight, Locke, Regno Unito/USA 2013
Dopo una giornata di lavoro, Ivan Locke, capo cantiere presso un'importante ditta di costruzioni, sale in auto e si avvia verso una località sconosciuta: durante il tragitto inizia a fare una serie di telefonate. Prima a Bethan, la donna che lo aspetta in sala parto; quindi alla sua famiglia, alla moglie Katrina e al figlio, che lo attendono come ogni sera a casa. Poi a un suo operaio al quale consegna dettagliatamente tutte le istruzioni per portare a termine l’indomani una difficile posa di cemento al cantiere; poi al suo capo, Gareth, che lo licenzia non appena Ivan gli dice che non si recherà al lavoro l'indomani. Tra le varie telefonate che si susseguono, Locke parla tra sé e sé rivolgendosi a suo padre, morto anni prima, e colpevole di averlo abbandonato, ripromettendosi di portare a termine ogni cosa nel migliore dei modi e di non seguire il suo esempio.

 

Jean-Pierre e Luc Dardenne, Due giorni, una notte, Belgio 2014
A causa di un depressione Sandra è considerata l'anello debole della catena produttiva. I suoi colleghi sono stati messi dai datori di lavoro di fronte a una scelta: se votano per il suo licenziamento riceveranno un bonus di 1000 euro. In caso contrario non spetterà loro l'emolumento aggiuntivo. Sandra chiede una ripetizione della votazione in cui sia tutelata la segretezza. La ottiene ma ha un tempo limitatissimo per convincere chi le ha votato contro a cambiare parere.

 

Matthew Warchus, Pride, Regno Unito 2014
Nel segno delle battaglie intersezionali, il film racconta la storia vera della convergenza delle battaglie per i diritti LGBTQI con le lotte dei minatori del Galles durante il governo Thatcher nel 1984. Tale convergenza diede vita al movimento LGSM (Lesbian and Gays Support the Miners). Dopo una iniziale diffidenza, i due movimenti scopriranno l’importanza del fare rete e della solidarietà reciproca fino ad arrivare all’emozionante finale.

 

Anna Muylaert, È arrivata mia figlia, Brasile 2015
Val lavora come cameriera a tempo pieno nella villa di una ricca famiglia di San Paolo. Sono più di dieci anni che non vede la figlia Jessica, che ha affidato a una parente nel Nord del paese. Un giorno, però, la ragazza si presenta in città per l'esame di ammissione alla facoltà di architettura. Il suo ingresso nella casa di Donna Barbara, del marito e del figlio, suo coetaneo, sovverte ogni regola non scritta di comportamento e mette sua madre di fronte alle domande che non si è mai posta.

 

Ken Loach, Io, Daniel Blake, Regno Unito/Francia 2016
Daniel Blake alla soglia dei sessant’anni, dopo aver lavorato per tutta la vita, ha bisogno per la prima volta dell'assistenza dello Stato, in seguito a un attacco cardiaco. All’ufficio sociale, dove deve tornare ripetutamente per un sussidio che non gli viene riconosciuto, conosce una giovane donna, Daisy, madre di due figli e senza lavoro. Tra i due nasce una reciproca solidarietà.

 

Theodore Melfi, Il diritto di contare, USA 2017
Doppia segregazione (di genere e razziale) per un gruppo di agguerrite scienziate che negli anni Sessanta rivoluziona gli esperimenti di lancio della NASA.  

 

Segej Dvortsevoj, Ayka, Russia/Germania/Polonia/Kazakistan 2018
Una giovane ragazza kirghisa di nome Ayka vive e lavora illegalmente a Mosca. Dopo aver dato alla luce suo figlio lo lascia in ospedale. Deve poter tornare al lavoro subito per guadagnare quanto le serve per restituire un debito contratto con dei malviventi. Dopo essere stata truffata da chi le ha affidato la spennatura di polli, la sua odissea alla ricerca di un impiego non ha soste mentre un'emorragia non si ferma.


Ken Loach, Sorry we missed you, Regno Unito/Francia/Belgio 2019
Ricky, Abby, il loro figlio e la loro figlia adolescenti, vivono a Newcastle e sono una famiglia unita. Ricky è stato occupato in diversi mestieri mentre Abby fa assistenza domiciliare a persone anziane e con disabilità. Nonostante il duro lavoro non possono permettersi di comprare una casa e quindi di fare il salto sociale che desiderano. Il nuovo impiego trovato da Ricky, apparentemente autonomo, in realtà sfruttato e precario, toglie il velo al mito dell’autoimprenditoria svelando le aberrazioni di un mercato del lavoro dominato solo dalla logica del massimo profitto. In questa prospettiva le relazioni umane sono solo un dannoso inconveniente.