LA CASA SUL FILO

suggerimenti per un percorso di educazione antiviolenta

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Nella pancia della mamma

Età Scuola dell'infanzia.

Premessa Ognuna, ognuno di noi trascorre prima di nascere nove lunghi mesi in un rapporto esclusivo con il corpo della madre. Certamente questa esperienza originaria traccia segni indelebili sulla nostra esistenza. Ne abbiamo una qualche memoria? E cosa dice questa memoria al nostro essere oggi?

Svolgimento In un primo momento l’insegnante, dopo averne verificato la disponibilità, invita a scuola una mamma in gravidanza avanzata. Con l’aiuto della sua presenza sollecita una semplice riflessione: Che cos’ha questa pancia così grossa? C’è qualcuno! Qualcuno o qualcuna? E cosa fa questo qualcuno/a lì dentro? Per quanto tempo ci sta? È fermo/a? Si muove? Ci ascolta?.. In un secondo momento l’insegnante invita bambine e bambini a disegnarsi nella pancia della mamma. Successivamente (anche in un altra giornata) potrà guardare i disegni ad uno ad uno con ogni autrice o autore ponendo qualche semplice domanda e appuntandola accanto al disegno: Ti ricordi quando eri nella pancia della mamma? Cosa facevi lì dentro? E come ci stavi?..

Obiettivo  Stimolare bambine e bambini ad esplicitare fantasie, ricordi e pensieri sulla vita intrauterina e sul rapporto primario con il corpo materno.

Fonte Letizia Lambertini (Gruppo di ricerca Progetto Alla scoperta della differenza).

 

La mappa degli affetti

Età Scuola primaria, scuola secondaria inferiore.

Premessa C’è un essere generata, generato che è biologico e ce ne è uno che è affettivo. Spesso queste due dimensioni della relazione vengono riconosciute in una sola persona ma le sfumature che la avvicinano e la allontano da noi sono molteplici.

Svolgimento In un primo momento l’insegnante invita bambine e bambini (o ragazze e ragazzi) a costruire un semplice albero genealogico con le foto o i disegni dei membri della famiglia.

In un secondo momento l’insegnante propone di elaborare le due seguenti mappe con i nomi di familiari (prossimi e meno prossimi) e non:
1) Le persone che mi importano... ovvero a chi vuoi bene (chi è molto importante per te?).

Si può realizzare questa proposta utilizzando sia foto che disegni. Si può dare l’indicazione di posizionarsi sul foglio (foto o disegno) e poi di collocare le foto o i disegni delle persone che “mi importano” eventualmente collegandole a sé con una linea.
2) Le persone a cui importo... ovvero chi mi vuole bene (per chi sei molto importante?).

Si può realizzare questa proposta utilizzando sia foto che disegni. Si può dare l’indicazione di posizionare foto o disegni delle persone “a cui importo” a differenti distanze da sé a seconda dell’“importanza” percepita eventualmente collegandole a sé con una linea.

Obiettivo Stimolare la consapevolezza dell’esistenza di due tipi di generazione (biologica e affettiva). Avviare una riflessione sulla complessità delle relazioni affettive in rapporto a quelle biologiche.

Fonte Letizia Lambertini, Gabriele Pinto (Gruppo di ricerca Progetto Alla scoperta della differenza).